Be who you are and say what you feel, because those who mind don’t matter and those who matter don’t mind.

Sono e sarò sempre un sognatore. Sogno perchè mi piace la bellezza e la alimento con una fervida immaginazione. Qualcuno raccoglie immagini di luoghi che ama, io dipingo con parole per il puro gusto di fare “spazio alla fantasia”. E non confondo il sogno con l’illusione o l’allucinazione. Il sogno per me è pura creazione.

E finalmente di recente, nel farlo, riesco a concedermi fino in fondo la sensazione totale di sentirmi libero. Libero da commenti e giudizi su quanto di meglio (secondo qualcuno) potrei fare con le mie parole e i miei pensieri. Libero da me stesso e dal mio stesso giudizio. Senza vergogna o imbarazzo, indifferente al rifiuto, mi riscopro di nuovo bambino.

Forse rispondo ai pensieri di qualcuno, ironia della Vita, perchè a tutti ho sempre parlato del mio lavoro con questa metafora:

“mi sento come un bambino in spiaggia che fa ogni giorno un nuovo castello di sabbia, e nel farlo è innamorato di quello che crea, ci mette passione e tutta l’intensità del momento, anche se ha già consapevolezza che verrà un giorno in cui ciò che ha costruito non ci sarà più, ma non per questo si tira indietro.”

Walt Disney diceva: “Se lo puoi sognare allora lo puoi anche fare”, ma non arrivo a tanto; ho ancora negli occhi l’immagine di un cubetto di ghiaccio intento ad allenarsi per diventare un iceberg e l’immagine rende la citazione un tantino surreale.

Anche se sono un sognatore so che tutti sbagliamo, non sono nato ieri, e a dirla tutta non mi piace parlare stile “sesso degli angeli” perchè è irreale; ridevo di recente con una persona sulla sfortuna di Dracula in fatto di gusti, visti i tempi che corrono.

Faccio solo la scelta libera-mente di non dare spazio al dubbio o al timore che vedo invece nelle menti e nei pensieri di molte persone.

Forse è meglio che non si trovi un posto sicuro in cui far riposare il pensiero, perchè un pensiero in allerta è sempre più aperto a fiutare come cambia il vento.

Vale anche la pena non perdere la pazienza, ne perdere la voglia e men che meno la speranza. Di cosa poi? Per me pazienza, voglia e speranza di vedere un mondo che sorride e  soprattutto che, rinunciando ad accontentarsi, trova nuove strade. Per altri, forse di comunicare ciò che sentono realmente.

Se questo è un sogno effimero, il “domani” per qualcuno si rivelerà sempre uguale all’ “oggi”. Passerà! si dice, come nuvole rapide. E in quel caso la paura degli errori, altrui e propri ruberà il futuro.

Come sognatore sono spesso impaziente (ad esser sinceri fino in fondo confesso di avere un notevole e poco invidiabile record a riguardo).

Comunque anche se l’impazienza partorisce bolle sfortunate, those (dreamers) who matter creano nuove bolle di sapone, parole sospese e fragili, in cui si può realizzare una intensa e profonda felicità.

Senza esitazione tifo perchè la bolla resista alle nostre debolezze, così che si possa dire infine: “Tomorrow’s not Yesterday”. Perchè su tutto conservo un incessante desiderio: di non perdere di vista nella confusione, la poesia che voglio vicino nella mia vita.

Sogno del giorno
  • Dicembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Settembre 2011
  • Agosto 2011
  • Luglio 2011
  • Giugno 2011
  • Maggio 2011
  • Aprile 2011
  • Marzo 2011