Rileggevo i libri di Anthony De Mello proprio in questi giorni dopo quasi vent’anni dalla prima volta e mi sono accorto di quante verità avevo già incontrato allora.

Molte persone vanno in giro con la “lista della spesa” delle qualità che vogliono negli altri, così quando trovano persone interessanti intorno a se cominciano la verifica delle corrispondenze. E’ intelligente? E’ sensibile? Ha la qualità X? E la qualità Y? E’ premuroso?

Bene allora è OK!!

Facendo così si perdono due cose: la possibilità di conoscere veramente le qualità delle altre persone, la libertà dalle proprie aspettative.

Quando la persona non soddisfa le aspettative, il più delle volte, non ci si domanda: dove abbiamo sbagliato, nella nostra proiezione di aspettative? E’ più semplice e meno doloroso (per l’Ego) accusare l’altra persona di aver voluto essere diversa da quanto era veramente.

La cosa più dura da accettare è che sappiamo bene, anche quando gli altri sfoggiano le loro qualità migliori, che persone sono. Per usare termini cari a qualcuno, il nostro inconscio (o “a pelle” o intuito), sa già. Ma si preferisce spesso far finta di niente se qualcosa in ciò che si vede non piace.

Lasciamo alle persone il pieno diritto di essere fino in fondo se stesse. Smettiamo di volere che cambino. Se cambiamento ci deve essere in loro si compirà secondo la loro libertà più profonda.

E se sono entrate (sarebbe più giusto dire: se le abbiamo lasciate entrare) nella nostra vita, chiediamoci cosa possiamo imparare dalla loro natura. Non tutto quello che entra nella nostra vita per forza deve essere buono, ma tutto ci insegna. Se perdiamo la lezione, ci resta solo il male.

Per imparare ci basta essere pienamente noi stessi accanto a loro, e se la loro presenza non è più necessaria ringraziamoli, con vero affetto, e lasciamoli andare per la loro strada.

Risveglio del giorno
  • Dicembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Settembre 2011
  • Agosto 2011
  • Luglio 2011
  • Giugno 2011
  • Maggio 2011
  • Aprile 2011
  • Marzo 2011