La conosceva bene
Vi aveva conservato tutte le cose amare
Vi aveva chiuso anche tanti momenti felici,
ancora più duri da richiamare dopo quello che era successo
Vi aveva confinato le emozioni più profonde
Aveva…
Si
Aveva la sua stanza buia
Una porta sempre chiusa sulle profondità della sua tristezza
Luogo di memorie e delusioni
Luogo di tempi ormai andati
Ed era tempo
Tempo ormai di svuotarla, o almeno, alleggerirla
Di un decennio di eventi
Si perchè ormai non era solo l’aria a portare profumo di mare
A portare profumo di felicità e novità
Era anche il suo cuore ad esser pronto a lasciar andare
Sapeva che prima era troppo presto
Qualcuno con la sua innocenza aveva provato a forzare tempi che non erano i suoi.
Il tempo decide, puoi provare ad accellerare il corso della guarigione
Ma alla fine
Il Tempo decide
prima e meglio di te
Cura elegante delle rivoluzioni del cuore
Ed ecco allora la porta aprirsi
Sgorgare dapprima piccoli frammenti di tempo
E l’occhio vigile a far uscire per primi i ricordi più leggeri.
Poi il fiume prende
le giuste misure
E la coscienza del ‘qui ed ora’
A far da argini a
dei ‘presenti’, come fantasmi, incoscienti di essere ‘morti’
a cui dire la verità: non è più il vostro tempo
Un incenso consuma la sua anima
liberando
il suo profumo
Musica
Il corpo, il cuore, l’occhio
Di colpo più leggeri.
Grazie,
Siete stati meravigliosi
potete andare, ORA.